martedì 13 dicembre 2011

Il Trono Di Spade - Stagione 1


Epico.
In una parola, così può essere definito il mosaico di persone, mondi e avvenimenti che vengono costruiti ne Il Trono Di Spade (titolo originale A Game Of Thrones), serial televisivo in 10 episodi prodotto da HBO (sinonimo di garanzia di assoluta qualità per il sottoscritto) e tratto dal ciclo di romanzi di George R.R. Martin, in particolare da A Song Of Ice And Fire.

Per quanto la base dell'universo creato dallo scrittore sia in tutto e per tutto fantasy (non mancano regni in lotta tra loro, diverse razze che popolano un mondo pulsante e cangiante, draghi, cavalli, minacce oscure e chi più ne ha più ne metta) non mancano spunti originali.

Primo tra tutti il modo in cui vengono raccontati gli eventi. Sebbene la solita "minaccia incombente" non manchi (chiamata in questa situazione "Grande Inverno"), la prima serie si è concentrata sulla narrazione delle vicissitudini personali e sugli intrighi dei vari protagonisti, tratteggiando in modo convincente sia il carattere che le motivazioni che muovono ogni personaggio.

Altro spunto originale (almeno secondo gli stilemi del Fantasy più ortodosso) consiste nel fatto che finalmente i vari protagonisti non sembrano, per dirla alla latina, exempla positivi o negativi, ma dei veri e propri esseri umani, con sentimenti contrastati e contrastanti, pulsioni e contraddizioni che li fanno apparire veramente vivi e credibili. Corollario di questa caratteristica è la grande importanza che il sesso ha nel mondo del serial: personalmente non avevo mai visto un fantasy dove le spinte sessuali erano così esplicite ed approfondite.

Buonissima anche la diversificazione delle razze che abitano i Sette Regni, e sicuramente le più affascinanti risultano essere i Dothraki (il regno dei Cavalli, rozzo, crudele e a tratti tribale, a differenza del raffinato e splendido Regno di Edoras del Signore Degli Anelli) e i Targaryen, un riuscito incrocio tra gli elfi e gli antichi greci.

L'unico difetto vero della prima serie è che finisce prestissimo e che (esattamente come la prima serie dell'altro blockbuster di HBO, Boardwalk Empire) finisce sul più bello, quando tutto ciò che sembrava aver raggiunto uno status quo durante 8 puntate improvvisamente crolla e da il la a una accelerazione degli eventi. Che però si vedranno solo nella seconda serie.

Insomma, Da non perdere.

[9,0]

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