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A sceneggiare: Terence Winter |
Senza addentrarsi oltre nella trama (che vedrà Nucky cercare nuovi alleati oltreoceano e introdurrà l'ascesa della criminalità ebraica e italiana), passo a dire cosa ho pensato vedendo la serie. Nulla dirò sulla qualità della sceneggiatura e della ricostruzione storica, affascinante ed eccelsa come lo fu nella stagione precedente.
Mi è parso che questa seconda stagione abbia una natura quasi interlocutoria, come se gli scenggiatori volessero dirci "Tranquilli, il meglio deve ancora venire". Infatti il ritmo non è serrato come in passato e si è dato risalto alla caratterizzazione dei personaggi, focalizzandosi attorno al tema della "famiglia" (in effetti, in questa seconda stagione ogni personaggio si troverà a fare i conti con il proprio passato e con i suoi consanguinei).
E proprio questa calma apparente fa da preludio alle ultime tre puntate della stagione, che rappresentano un vero e proprio rimescolamento delle carte in tavola. Qualcosa che, vi assicuro, va oltre le aspettative generate nei nove episodi precedenti. Il risultato è, manco a dirlo, esplosivo.
Quindi, com'è Boardwalk Empire in questa seconda apparizione?
Semplice: un prodotto magnifico sotto ogni punto di vista e che fa da preludio a una terza stagione che si preannuncia esaltante, soltanto deficitario dell'effetto novità proprio della prima serie.
[8,5]
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