martedì 12 maggio 2009

Venerdì 12, ovvero come sopravvivere all'Amore


C'era una volta (e non solo una) Aldo, un ragazzo introverso, appassionato di cinema. Aldo è innamorato. La sua dolce metà si chiama Bedelia, quel tipo di donna che potrebbe essere definita "gnocca senza testa": Infatti, oltre ad avere un fisico mozzafiato, La Bella non è che possa offrire chissà poi cosa. Lei punta tutto sul sesso (tantissimo, e il più delle volte con gente diversa da Aldo), ma non vale nulla sotto il profilo intellettuale. Però Aldo è innamorato, lui con lei è felice, lei con gli altri ancora di più.
Arriva Venerdì 12, il giorno del compleanno della giunonica Bedelia. Aldo decide di regalarle un carillon, donato al protagonista da un misterioso vecchietto, il quale lancia un sibillino (ma nemmeno troppo) messaggio al Nostro: "Sta attendo, Aldo! Dovrai dare questo carillon alla donna che ti ama davvero, altrimenti ti tramuterai in un mostro, e non ti libererai dalla maledizione finchè non avrai trovato il vero amore!". Davati a questo monito un uomo qualunque avrebbe prestato orecchio al consiglio dell'anziano, ma non Aldo, che si prende il carillon senza dare troppo peso alle succitate parole, pensando "Beh, tanto è gratis!".
Ma il culmine della crisi si avvicina: Proprio quella sera, Bedelia decide di lasciare Aldo, il quale si trasforma in un mostro e, in preda al panico e distrutto dal dolore per la perdita dell'amata, decide di ritirarsi a vita privata in cima a un grattacielo suonando l'organo (ma con le partiture per Oboe) con il suo fedele servo Giuda (un nome, una garanzia)...

Da queste -prolisse- premesse prende avvio la saga di "Venerdì 12" di Leo Ortolani, definibile come una "serie parallela" a quella del ben più famoso Rat-Man, il personaggio di culto che ha dato notorietà al fumettista italiano.
Con questa serie Ortolani ha deciso di raccontare le conseguenze dell'Amore perduto, inteso non come una storiella passeggera o una "sveltina", bensì definito come l'Amore della Vita (per lo meno dal punto di vista di Aldo), quella relazione che quando termina getta nello sconforto e nel pessimismo anche il più solare degli esponenti del genere umano, trascinandolo in un tunnel in cui pare non si riuscirà più a venirne fuori.

Proprio su questo pastiche di sentimenti tristi e grigi Ortolani riesce, con ottimo senso dello humor e la sua incalzante comicità, a disegnare gag divertenti e mai banali, specie quando tratta gli stilemi (l'amica brutta ma simpatica, le serate in discoteca con il solo obiettivo di rimorchiare) o le situazioni classiche di una commedia d'amore (cosa che in effetti "Venerdì 12" è).Questo per dire che le avventure dell'improbabile coppia di eroi composta da Aldo e Giuda non solo non annoiano mai, ma strappano ben più di un sorriso e invogliano alla lettura, fino al più roseo e luminoso dei "The End", che lascia intedere al lettore che le crisi di ogni tipo, che siano -come in questo caso- l'abbandono o di altro genere, sono solo passeggere, e che la vita concede sempre una seconda chance.

Pubblicata nel corso di svariati anni (dal 1996 al 2003) come Lato B di Rat-Man, la saga dell'improbabile trio Bedelia-Aldo-Giuda (e di altri personaggi, come la dolce Dulcistella, gli amici di Aldo, le orrente Ciurga e Isolde...) si è guadagnata fama e ammirazione da parte di una nutrita schiera di fans, tanto da essersi meritata una edizione tutta sua, che consta di un librone di 300 pagine con tutti gli episodi della serie.
Imperdibile.
Perchè alla fine l'Amore Trionfa...
...
...
...
...vero?

[7,5]

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