martedì 27 luglio 2010

Afghanistan, 2004/2010

Mentre domenica mi sollazzavo nello scrivere un post stupidotto riguardante i mondiali di calcio, Da qualche parte nel mondo avveniva la più grande fuga di informazioni riservate della storia: 92000 documenti top-secret sono finite nelle mani di Wikileaks.org, sito che le ha poi pubblicate e le ha date in mano a Der Spiegel e al New York Times, quotidiano che si sta interessando al conflitto afghano con un reportage riguardante il business che gira attorno alla guerra e che verrà pubblicato nei prossimi giorni.

La notizia ha fatto tremare l'amministrazione Obama, che ha definito quelle informazioni (riguardanti, tra le altre cose, stragi di civili insabbiate dalle forze alleate, accuse a Iran e Pakistan e ai rispettivi servizi segreti, denuncie sull'inefficienza dei Droni, episodi di fuoco-amico mascherati da attentato, reportages sulle condizioni dei talebani, definiti "molto più forti ora che nel 2001") come un pericolo per la sicurezza dell'America e del suo esercito e ha condannato la pubblicazione di quelle pagine coperte dal Segreto di Stato. Bisogna ammettere che le autorità americane si sono dimostrate alquanto intempestive nel predisporre indagini sulle eventuali talpe e temono addirittura che i documenti siano in mano ad altre persone.

Nelle pagine si parla anche dell'Italia e del nostro contingente, con particolare attenzione allo scambio avvenuto nel 2007 tra un giornalista italiano in mano ai Talebani e dei terroristi imprigionati dalla forze italiane, dando particolare eco alle accuse e alle condanne da parte di tutte le forze alleate all'Italia, che all'epoca dei fatti Aveva come titolare del dicastero degli esteri Massimo D'Alema.

La realtà dipinta da quei documenti è quella di un conflitto ancora molto lontano dalla sua conlusione, una specie di Vietnam del XXI Secolo (per quanto lo zio Sam tenti in ogni modo di non darlo a vedere) e penso che se dal 2011 inizierà la smobilitazione delle forze alleate bisognerà interpretare la mossa come una resa agli insorti, e non come un segnale dell'avvenuta pacificazione.

Qui sotto, il link per consultare i documenti:
http://wikileaks.org/wiki/Afghan_War_Diary,_2004-2010

Nessun commento:

Posta un commento