
"Avete mai visto la fine del mondo?" Una persona assennata che volesse dare una risposta esauriente direbbe: "No, visto che ci vivo, ma me l'hanno fatta vedere al cinema: Hai presente "2012", il film di Emmerich?".
Già, Roland Emmerich, garanzia di effetti speciali e spettacolarità che ha al suo attivo altri disaster movies di tutto rispetto come "Independence Day" e "The Day After Tomorrow". Diciamo che dopo il mezzo passo falso di "10.000 A.C.", Il buon Roland è tornato sui suoi passi sfornando un film ricco di adrenalina e suspence...fino a un certo punto. Infatti più di metà film è una lunga sequenza di pilotaggio di vari veicoli (limousines, aerei, fino a un camper) in cui l'unica cosa che si differenzia è il mezzo di locomozione: in tutti i frangenti, infatti, il protagonista-pilota avrà alle sue calcagna la devastazione provocata da una pioggia di neutrini rea di aver surriscaldato il centro del globo (?!) e che provocherà il letterale sfaldamento della terra. Ma il veicolo del nostro eroe avrà sempre dieci centimetri di vantaggio. La trovata può funzionare per una sequenza di dieci minuti, non di cinquanta. La parte finale del film, in aggiunta, sembra essere invero fiacca e trasudante buoni sentimenti, nonchè prevedibilissima e che si concluderà in modo assurdo, alla luce della devastazione provocata in (quasi) tutto il mondo dal Giorno del Giudizio.
Bisogna però riconscere che gli effetti speciali sono di prim'ordine e visivamente convincenti, tanto che spesso mi sono sorpreso ad esclamare "Wow!" alla maniera di Tak Fuji dinanzi ad alcune panoramiche mostranti città rase al suolo, vulcani esplosi, Basiliche di San Pietro scivolare sul piazzale gremito di fedeli.
Inerentemente al cast, non si può dire che Amanda Peet e John Cusack abbiano recitato male, ma il personaggio a mio modo di vedere più riuscito è senza dubbio quello di Woody Harrelson, il folle visionario che aveva previsto tutto e che da anni andava predicando la futura devastazione.
Da notare anche che i membri del G8 ricordano tutti alle loro controparti reali (ad esempio, il Presidente Americano è nero, Il Cancelliere tedesco è una donna bionda di terza età...), fuorchè il Presidente Del Consiglio Italiano, nel film uomo onesto, retto e religioso. La spiegazione di tale differenza è data da Emmerich stesso, che ha ammesso di essersi distaccato dal Presidente reale perchè nel film l'Italiano doveva essere emblema di valori che non appartengono all'attuale nostro Primo Ministro. Il regista ha poi aggiunto che in una situazione di pericolo, Berlusconi di sicuro lascerebbe tutti con un palmo di naso pensando solo alla propria incolumità.
Concludendo, non un brutto film, capace anche di regalare momenti divertenti, ma che a mio avviso necessita di maggior diversificazione nella componente d'azione. Da non prendere sul serio, anche a causa di una base scientifica assurda.
[6,5]
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