sabato 29 gennaio 2011

Nine


Il filmone che non t'aspetti.

Personalmente, quando vedo che al cinema o in tv danno dei musical, cerco di evitarli con tutto me stesso. Sovente, perchè le parti cantate sono oltremodo sopportabili e fin troppo appariscenti ed esuberanti, in perfetto stile Broadway.

Nine però è diverso: si canta il giusto, si canta con gusto, e con uno stile che non avevo mai visto in nessun altro musical. Questo non siginifca che manchino lustrini, paiettes e quant'altro, ma che non c'è l'ostentazione della spettacolarità tipica, chessò, di un Moulin Rouge piuttosto che di uno Chicago.

Ispirato a 8 e 1/2, uno dei film più rappresentativi di Federico Fellini, Nine racconta le vicende di Guido Contini, indiscusso maestro del cinema italiano, in un periodo di appannamento artistico. Durante questa crisi Guido dovrà fronteggiare i problemi rappresentati dai paparazzi che lo seguono ovunque vada, dal suo produttore, che lo vuole al lavoro su Italia, quello che dovrebbe essere il nono film del Maestro, e dalle varie donne della sua vita.

Personalmente ho trovato il film, oltre che godibilissimo - per inciso, finalmente un film musicale che non stufa dopo la quarta canzone- anche di pregevole fattura artistica: ottima la regia di Rob Marshall, che si conferma uno dei cineasti di maggior raffinatezza visica, nonchè veterano del cinema-musical (suoi sono infatti Chicago e, esulando dal genere, lo splendido Memorie Di Una Giesha), splendida la fotografia, capace di dare vita a una Roma e ad una Italia che forse non esisteranno più, splendide le scenografie sia artificiali che naturali.

Di livello anche il cast, a dir poco stellare: Daniel Day Lewis nelle vesti di Guido Contini, Sophia Loren nei panni della madre, e poi Fergie, Judi Dench, per non parlare del quartetto rappresentato da Penelope Cruz, Kate Hudson, Marion Cotillard e Nicole Kidman iniettano una grossa dose di bellezza e bravura al film (soprendente l'intepretazione della bionda fidanzata di Matthew Perry mentre canta una delle canzoni meglio riuscite del musical, "Cinema Italiano"). Anche la nutrita schiera di attori nostrani, che comprende i sorprendenti Ricky Tognazzi e Martina Stella, Valerio Mastandrea, Alessia Piovan ed Elio Germano, si difende bene.
Da segnalare, per i meno attenti, un cameo di Dolce e Gabbana vestiti da preti.

Per farla breve, io non posso che parlar bene di questo film. Un difetto, piccolo o grande che sia, non riesco a trovarlo. Forse idealizza troppo l'Italia in senso positivo, ma in un periodo in cui facciamo parlare di noi più per i nostri vizi che per le nostre virtù, ben venga un film che omaggia in modo così sontuoso il nostro Paese.

[9,5]

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