
Non che ci sia moltissimo da dire su questo film, visto che, pur essendo un ottimo dramma, non presenta nessun corollario degno di nota. La verità è che l'opera fa perno sull'interpretazione dei due protagonisti, Valerio Mastandrea e Valeria Golino, entrambi in grande spolvero e dannatamente convincenti.
La storia è quella di Guido, uno scrittore in crisi sia professionale che familiare, il quale, per tentare di trovare pace interiore, decide di iscriversi in piscina. Qui incontra Giulia, istruttrice che lo affascina da subito. Essendo separato e con una figlia che non lo tiene in gran considerazione, il protagonista tenta di intrecciare una relazione con la donna, la quale evita ogni forma di incontro che le viene proposta. Il motivo verrà presto alla luce: Giulia è in carcere per scontare una condanna per omicidio, e può uscire dall'istituto penitenziario solo per lavorare. Appassionatosi alla sua vicenda, Guido cerca comunque una via per relazionarsi con la donna, arrivando persino a farle incontrare la figlia ora in affidamento al padre. Tuttavia niente va come previsto, e Giulia, riflettendo su come abbia sprecato la propria vita ed essersi resa disprezzata persino dalla figlia, decide prima di fuggire dal carcere per trovare una nuova vita, infine, capendo che, dopo tanti anni di detenzione, non è più in grado di vivere una vita normale, decide di fare ritorno nella struttura penitenziaria, perdendo anche il permesso per lavorare.
So di essermi prolungato (forse troppo) nella esplicazione della trama, ma nonostante la mia prolissità e la fornitura di parecchi particolari sono sicuro che il film sarebbe comunque meritevole di visione, vista la bella storia che racconta e capace com'è di calamitare l'attenzione del fruitore.
Come si può ben capire, è una pellicola che fa perno su una storia intensa e due grandi attori per fornire uno spaccato (in alcuni tratti piuttosto veritiero) della società di oggi, csraterizzata da frammentazione dei nuclei familiari e da un difficile dialogo tra le generazioni.
Piccola chicca musicale, nella colonna sonora è ricompresa la canzone Piangi Roma, cantanta da Francesco Bianconi, frontman dei Baustelle, e la protagonista del film Valeria Golino.
[8,0]
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