
Tracklist:
1.Escape - 2:24
2.Night of the Hunter - 5:40
3.Kings and Queens - 5:47
4.This Is War - 5:27
5.100 Suns - 1:58
6.Hurricane - 6:12
7.Closer to the Edge - 4:33
8.Vox Populi - 5:43
9.Search and Destroy - 5:38
10.Alibi - 5:59
11.Stranger in a Strange Land - 6:54
12.L490 - 4:26
Nel ramo "emo" del rock negli ultimi anni so sono visti tantissimi gruppi arrivare alla celebrità, basti pensare ai My Chemical Romance, ai Fallout Boy, agli AFI. Tra di essi c'erano anche i 30 Seconds to Mars, gruppo creato da Jared Leto, ormai ex promettente attore, e dal fratello Shannon, che ha conosciuto la ribalta internazione con l'album A Beautiful Lie, che comprendeva pezzi encomiabili come From Yesterday, il cui video era ambientato nella splendida Citta Proibita di Pechino, e The Kill, omaggio allo Shininig di Kubrickiana memoria.
Notare però che ho usato il verbo all'imperfetto, "c'erano". Eh sì, perchè questo nuovo (in termini relativi, in quanto uscito nel 2009) lavoro del gruppo californiano introduce dell grosse novità a livello di sound, abbandonando almeno in parte le atmosfere più tipicamente Emo e riallacciandosi al rock più tradizionale pur senza disdegnare sonorità elettroniche e sintetiche. Cambio di rotta dovuto, a mio avviso, dalla presenza di Flood e Steve Lillywhite (produttori, tra gli altri, di Depeche Mode e U2) alla produzione.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal disco, sia per la "virata" al rock meno ombrettato di cui sopra, sia per l'idea di inserire nei brani delle parti cantate dal pubblico che ha assistito ai concerti del gruppo, creando una specie di "finto-live" che in alcuni casi dà risultati eccezionali, mitigando il freddo tecnicismo della registrazione in studio. Benintenso, qualche difetto per i miei gusti qua e là è rimasto (Jared Leto tende troppo ad urlare più che a cantare, alcune intro sono lunghe e noiose), ma la band è giovane e ha margini di miglioramento.
Ma che dire delle canzoni? Diciamo che su dodici canzoni, otto sono di buona fattura, con i picchi rappresentati dalle hit come This Is War (che i fan di Dragon Age Origins ricorderanno), Night Of The Hunter (l'unico vero brano con tinte emo, visto il sound e il testo dagli inequivocabili richiami esoterici) e Closer To The Edge, canzone "da stadio" veramente trascinante, con un testo che sprona l'uditore a non arrendersi mai. Belle anche le sonorità epiche e d'ampio respiro di Kings And Queens e Search And Destroy. Oltre alla intro, dimenticabili si dimostrano solo le ultime due canzoni, che sembrano inserite giusto per chiudere l'album. Potremmo dire che il disco parte alla grandissima, piazzando cinque grandi canzoni nelle prime sette, per poi perdersi nelle tracce finali.
Insomma, il terzo disco dei fratelli Leto si presenta come un disco finalmente completo, con una line up di alto livello e con parecchie idee, non tanto a livello testuale quando a livello musicale. Oltretutto, pare che il gruppo abbia un pò messo in disparte l'immagine a favore della musica, evidenziando una volta in più il talento della formazione.
A differenza di Arrivederci, Mostro!, i quattro anni passati ad attendere This Is War sono stati ampiamente ripagati.
[8,0]
Nessun commento:
Posta un commento