lunedì 17 agosto 2009

Thunder...Bolt


Fenomenale. Semplicemente Fenomenale.

Esattamente un anno fa nel Bird's Nest di Pechino questo marcantonio giamaicano (a prima vista fisicamente poco dotato per uno sport come l'atletica da pista) sorprese il mondo con un record che, seppure raggiunto senza nemmeno faticare troppo -Bolt rallentò palesemente negli ultimi 30 metri- aveva lasciato il mondo di stucco.
Ieri, nell'Olympiastation di Berlino, Usain si confermato, anzi è andato oltre, arrivando ad un tempo fantascientifico: 9 secondi e 58 centesimi, 11 centesimi sotto il precedente record che già gli apparteneva, poco lontano da quel 9''50 che gli scienziati prevedevano raggiunto nel 2049. Il secondo Classificato, lo statunitense Tyson Gay, ha totalizzato un 9'70 per cui in altri tempi si sarebbe gridato al miracolo. Non oggi, però, durante il regno del Figlio dei Tuoni.

Quello di Bolt è un Record con la R maiuscola, una prestazione che evidenzia nuove e ampie capacità per il corpo umano che fino a ieri si credevano utopiche. Ben diverso da quanto accade nell'altro sport "di fatica" per eccellenza, il nuoto, in cui i costumi aiutano moltissimo e influiscono moltissimo sulle possibilità di vittoria del singolo. Questo senza nulla togliere alle imprese di Michael Phelps e Federica Pellegrini, due autentici fenomeni che vincerebbero a mani basse pur nuotando nudi, ma grazie alle scellerate scelte della Federazione Internazionale degli Sport Acquatici rimane sempre il dubbio...quel record sarebbe stato battuto senza quel costume?

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