sabato 17 ottobre 2009

Minchia, candidaati simu!



Dopo l'assegnazione a Rio de Janeiro da parte del CIO dell'Edizione dei Giochi Olimpici del 2016, com'era ovvio che fosse, è partita la gara tra le più disparate città del Globo per ospitare la Madre di tutte le manifestazioni sportive quattro anni dopo, nel 2020. Tra proposte già ritirate (Praga), Proposte affascinanti ma contrarie alle regole del Comitato Internazionale per l'assegnazione dei Giochi (Hiroshima-Nagasaki), e proposte concrete già ben strutturate (Lima, Madrid, Dubai e Durban in primis) noi italiani ci facciamo sempre riconoscere: addirittura 6 candidature tra cui il CONI dovrà sceglierne una. Fortunatamente non siamo soli, dato che il caos-candidature sta investendo anche Stati Uniti e Spagna, ma sono i modi che ci distinguono.

In principio furono Roma e Venezia (ipotesi concreta per quanto riguarda l'Urbe, che già si era attrezzata per il 2004; molto evocativa e leggermente più difficile ospitare le XXXII Olimpiadi dell'era moderna nell'incantevole Laguna, ma i piani proposti dal Sindaco Cacciari sono veramente ben fatti). Seguirono le candidature poi di Milano (come se l'Expo 2015 non bastasse e non bastasse nemmeno l'immobilisimo delle Autorità nell'organizzazione di quest'ultimo) Romagna (?) Palermo e Bari (?!?!).
Mancano solo Treviglio e Busto Arsizio.

Non me ne vogliano gli abitanti delle ultime due città indicate (tanto so già che chi leggerà mi darà dell'antimeridionalista, del leghista, per il semplice fatto di muovere una critica a luoghi del Sud), ma con che mezzi sperano di poter avere chances in sede CONI e, se avvenisse il miracolo, CIO?

Già il fatto che la candidatura di Bari sia stata proposta dall'Assessore al Turismo e che il sindaco di Palermo Cammarata abbia commentato con un sorpreso "Potevano almeno avvisarmi" la proposta di candidatura voluta dal Governatore Lombardo e dall'Assessore Nino Strano (ebbene sì, lo stesso che ha mangiato mortadella in Parlamento per festeggiare la caduta del Governo Prodi) lascia intuire molto.
Andando più a fondo, però, si può capire come siano campata per aria queste candidature guardando lo stato in cui versano le città menzionate.

Bari ha un unico impianto sportivo veramente di Rilievo, il bellissimo Stadio San Nicola, che però è una cattedrale nel deserto. Per quanto Bari sia una città ben amministrata e una delle più "evolute" del Sud Italia, palesemente non è attrezzata in alcun modo ad ospitare una manifestazione di livello planetario come le Olimpiadi.

Il discorso per Palermo si fa ancora più serio, visto le gravissime inadempienze e lacune collezionate nel corso degli anni dalle amministrazioni cittadine, provinciali e regionali. Anche qui, un solo impianto sportivo di buon livello, lo Stadio Renzo Barbera, costruiuto -o sarebbe meglio dire "Raffazzonato"- per i Mondiali di Calcio del 1990, che ancora oggi, a 20 ANNI dalla manifestazione calcistica, ha tribune provvisorie e un centro per i media abusivo. Senza contare poi che l'Aeroporto, costruito secondo i piani proprio per i Mondiali di calcio, in realtà è stato terminato nel 2001 e l'anno dopo è entrato in funzione; Parlando di passate esperienze, non si possono chiudere gli occhi sulle organizzazioni pessime degli altri eventi internazionali che hanno interessato la Città, come le Universiadi 1997 e le vicissitudini penose legate alla trasferta svolta due anni prima dai membri del Comitato organizzatore, accompaganti da gentili consorti e maestranze, in quel di Fukuoka per "imparare dalla maniacale organizzazione giapponese".
Peccato che non abbiano imparato un tubo e si siano fatti pignorare beni artistici dalle autorità giapponesi perchè non erano stati saldati i debiti della megadelegazione.
Se poi contiamo i problemi che ancora oggi colpiscono la città e la Regione (caos rifiuti, infrastrutture mai portate a termine e fatiscenza di quelle in attività, mancata osservanza di norme ambientali, abusivismo, crisi idrica che ciclicamente si palesa ogni estate, scarsa ricettività alberghiera) mi domando come si faccia ad avere il coraggio anche solo di presentare una proposta per accogliere le Olimpiadi.

Il mio parere è che si voglia sfruttare l'occasione per incamerare un (bel) pò di soldi pubblici per poi farne quello che si vuole. Tanto poi (la Storia -leggasi Universiadi 1997- insegna) davanti alle inefficienze delle Amministrazioni periferiche corre lo Stato a mettere una pezza.

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