
Quello di Dead Space è uno dei brand più apprezzati e meglio caratterizzati di questa generazione: nonostante le meccaniche ludiche paiano ricalcare fin troppo Resident Evil 4, la particolare ambientazione ma (soprattutto) il magnifico background narrativo l'hanno saputo far assurgere dalla pletora il giochi di sparatorie senz'anima che inonda gli scaffali dei negozi. Il fatto che le vendite non siano state all'altezza delle aspettative ha spinto il produttore a cercare un modo per ampliare il pubblico, possibilmente spendendo poco. In quest'ottica è quindi motivabile la scelta (A sorpresa) di Visceral Games di dedicare un'iterazione del brand a Nintendo Wii: Dead Space: Extraction.
Dal punto di vista narrativo, Extraction è un vero e proprio prequel dell'episodio originario: verranno infatti raccontati i giorni dell'estrazione del Marchio, artefatto antichissimo venerato dalla setta di Unitology (il fattore mistico-religioso è una delle colonne portanti dell'immaginario di gioco) e degli effetti che quest'ultimo ha avuto sulla popolazione della colonia mineraria del pianeta Aegis VII e sul personale della Ishimura, la maestosa nave spaziale in cui si svolgono i fatti dell'originale Dead Space.
Il racconto si dipana attraverso gli occhi di vari personaggi: un operaio, un investigatore e il capo del corpo di sicurezza della colonia, tutti a vario titolo coinvolti nel caso. Oltre a ciò, a fini di approfondimento sono sparsi nei livelli audioblog, podcast o semplici testi scritti che andranno a definire in modo ancora più marcato e preciso luoghi, avvenimenti e antefatti. Da citare inoltre un ulteriore elemento che va ad arricchire il comparto narrativo: alla fine di ogni capitolo di gioco (sono dodici, per un totale di circa nove ore di gioco) viene sbloccato uno dei sei capitoli animati che narrano le vicende di personaggi secondari (tra cui spicca un elemento importantissimo ai fini della trama come il dottor Tom Sciarello) anch'essi alle prese con i deleteri effetti emanati dal Marchio e la susseguente catastrofe. Parlando del comparto narrativo, quindi, Dead Space: Extraction è promosso a pieni voti.
Il gameplay è invece l'aspetto più innovato e criticato dal pubblico: differentemente dall'episodio per console HD, infatti, questa iterazione non è uno shooter in terza persona, ma uno sparatutto in prima persona su binari, quindi fortemente guidato e non incentrato sull'esplorazione, con il giocatore avente il solo dovere di sparare a qualsiasi cosa si muova su schermo. Nonostante, come già detto, il pubblico abbia fortemente stroncato il cambio di rotta (stroncatura emersa anche dalle impietose vendite del gioco), io ritengo che il sistema di gioco sia solidissimo, ben calibrato e divertente, praticamente perfetto, anche grazie all'idea avuta dagli sviluppatori di inserire fasi dedicate alla soluzione di piccoli enigmi e di momenti legati all'utilizzo della Stasi, uno dei poteri più importanti del gioco. In conclusione, è doveroso citare anche la possibilità di giocare in due sulla stessa console, opzione che abbassa sì il livello di difficoltà ma permette di divertirsi in compagna, fattore che non fa mai male.
Il tutto è inoltre "condito" con un impianto tecnico di prim'ordine (graficamente parlando, Extraction è uno dei prodotti meglio realizzati per Wii), una colonna e una serie di effetti sonori da Oscar. Menzione d'onore per l'aspetto artistico, graziato da una regia che esalta la spettacolarità dell'azione e il pathos, suscitando nel giocatore la tensione e la suspence tipica dei giochi thriller e horror (categoria a cui Dead Space aspira ad appartenere).
In fin dei conti, Dead Space: Extraction è un gioco senza reali difetti, un capolavoro nel suo genere e a tratti innovatico, in quanto capace di approfondirne dinamiche e situazioni. Purtroppo il grande pubblico non l'ha premiato in misura pari ai suoi meriti, forse anche a causa di un atteggiamento di opposizione preventiva, dovuto al fatto che si trattasse di uno sparatutto su binari, genere considerato dai cosiddetti "hardcore gamers" (Cricca che non oserei definire ottusa e rozza, paragonabile ai fanatici o agli integralisti di qualsiasi campo) come semplicistico e dedicato a un pubblico fin troppo vasto e non esperto come loro.
Per fortuna nostra Extraction al contrario è un grandissimo gioco, capace di coinvolgere in modo trasversale sia i neofiti che i giocatori di lungo corso. Esattamente come avvenuto con Silent Hill: Shattered Memories, ci troviamo dinanzi a un capolavoro sottovalutato e snobbato. Un vero peccato.
[9,0]