
Se c'è un elemento in cui BioWare sovrasta gran parte della concorrenza, quello è senz'ombra di dubbio rappresentato dalla capacità degli artisti e degli sceneggiatori dello studio canadese di costruire storie e mondi così affascinanti e sfaccettati da poter essere difficilmente dimenticati. Era accaduto con
Knights Of The Old Republic, era avvenuto con
Jade Empire, si è confermato con
Mass Effect, quella che possiamo definire la saga fantascientifica più emblematica della corrente generazione videoludica.
Dopo gli ampi consensi raccolti con il primo capitolo, ad esclusivo appannaggio degli utenti PC e 360, di quella che era stata annunciata come una trilogia, Nel gennaio 2010 è comparso sugli scaffali l'atteso sequel, arrivato poi un anno più tardi anche su PlayStation 3. Per inciso, è proprio quest'ultima la versione del gioco utilizzata per questa recensione.
Qualora sorgano perplessità legate al fatto di non aver avuto la possibilità di giocare l'originario
Mass Effect, BioWare ha pensato di inserire un fumetto digitale interattivo che fosse in grado di riassumere in modo sufficientemente esaustivo gli avvenimenti più importanti della prima avventura del comandante Shepard. Nulla che possa essere paragonabile alla possibilità di giocare per intero il gioco, sia chiaro, ma, come si suol dire, "sempre meglio di niente". Ad impreziosire ulteriormente la versione PS3 del (presunto?) capolavoro sci-fi sono stati aggiunti tutti i contenuti scaricabili sino ad allora pubblicati, con la sola eslcusione del DLC
L'Avvento, i cui avvenimenti fanno da ponte tra
Mass Effect 2 e il prossimo venturo terzo capitolo.
Giungendo (finalmente) a parlare del videogioco,
Mass Effect 2 si propone come la naturale continuazione delle vicende che i giocatori hanno imparato a conoscere nel primo capitolo, con Shepard impegnato a difendere il nuovo ruolo egemone conquistato nella comunità intergalattica dalla razza umana. Tuttavia, sin dalle battute iniziali si capirà che una nuova e letale minaccia di staglia all'orizzonte: quella dei Collettori, a loro volta guidati dalla sinistra razza dei Razziatori, che paiono voler utilizzare gli umani in una poco chiara evoluzione guidata.
Come già detto nell'incipit, l'atmosfera, la trama e il mondo di
Mass Effect sono senza dubbio lodevoli, ma personalmente ho trovato la trama principale alquanto scontata: si tratta, in parole povere, di vagare per la galassia in cerca di uomini (e alieni) sufficientemente preparati per aiutare Shepard a compiere una missione quasi impossibile, motivo per cui il comandante si troverà a collaborare con uno dei suoi storici nemici, l'associazione segreta filoumana "Cerberus". Sempre parlando della main quest, c'è da dire che qualche momento memorabile e qualche colpo di scena è garantito, ma a mio avviso pare che la trama decolli sono nelle battute finali. Peccato veniale e tuttavia perdonabile, considerando che siamo nell'atto "di mezzo" di una trilogia, capitolo che nella stragrande maggioranza dei casi appare il più fiacco. A fare da contraltare, fortunatamente, si trovano tante missioni secondarie e i cosiddetti "incarichi", che si risolvono spesso nel concludere ricerche piuttosto che nel persuadere qualcuno a fare qualcosa.
Il vero problema del gioco, tralasciando l'analisi del comparto tecnico e sonoro che verrà affrontata alla fine, non si trova però nel susseguirsi degli eventi, bensì nel gameplay: contrariamente a quanto si dice,
Mass Effect 2 ha più dello sparatutto in terza persona che non del gioco di ruolo.
A corroborare la tesi sostenuta, interviene una linearità dei livelli da fare invidia ai famigerati corridoi di
Final Fantasy XIII e la preponderante importanza data alle sparatorie, tanto che è possibile aprirsi la via verso il finale anche facendo affidamento sul solo piombo, trascurando pressochè totalmente la crescita del proprio alter ego. A coronare il tutto, c'è anche la scomparsa della barra degli heath points, sostituita da un sistema di recupero automatico dell'energia vitale pressochè identico a quello che è inserito in un qualsiasi gioco d'azione. "Certo", interverranno i sostenitori, "ma abbiamo comunque una parte ruolistica importante". Importante è un'esagerazione, visto che la possibilità di customizzare l'avatar permane, ma è stata fortemente rimaneggiata e ridotta all'osso. In fin dei conti, la parte ruolistica più marcata consiste nella possibilità di costruire dialoghi scegliendo tra varie opzioni e di poter seguire differenti linee narrative. A mio avviso, troppo poco per parlare di RPG: se aggiungessero queste feature in un
Gears Of War non staremmo certo a parlare del prodotto Epic come di un gioco di ruolo (fatte ovviamente le debite proporzioni)
Ad aggravare la cosa, ci si mette una certa qual ripetitività di fondo: il 90% delle situazioni si risolveranno in sparatorie da dietro delle coperture (il più delle volte non distruttibili), sebbene una maggior varietà di situazioni non avrebbe fatto altro che giovare all'impianto di gioco. E il gioco in effetti fornisce molte occasioni per introdurre elementi "di rottura", basti pensare a possibili missioni stealth o investigative, che appaiono sporadicamente nel corso delle ore di gioco.
Riguardo alla longevità del titolo, c'è veramente poco di cui lamentarsi: per completare la quest principale ci vorrano dalle venticinque alle trenta ore, a cui vanno aggiunti gli extra, come il lancio di sonde sui pianeti, le missioni secondarie e gli eventi contenuti nei DLC.
Parlando dell'aspetto tecnico, c'è anche qui poco da segnalare,ad eccezione di qualche raro rallentamento nelle fasi di gioco più concitate e alcuni pop-up durante i dialoghi e le scene filmate. Il motore grafico pare comunque di pregevole fattura. Ottimo anche l'accompagnamento musicale, costituito da componimenti sempre epici e d'ampio respiro.
Ultimo appunto sulla componente artistica:
Mass Effect 2 non può che ammaliare sotto questo aspetto. Alcuni scorci sono altamente evocativi e la calda palette cromatica scelta dagli artisti BioWare conferisce ancora maggior fascino alle stazioni spaziali e ai pianeti che si potranno visitare.
In conclusione, parlando di questo prodotto non si può notare una certa "bifrontalità" del gioco: Se si dovesse decidere di giocarci per esplorare fin negli angoli più remoti l'Universo creato da Bioware, per incontrare personaggi carismatici e, in definitiva, per vivere quella che può essere considerata una delle più belle esperienze digitali mai prodotte, non si potrebbe far altro che spronare chiunque a salire a bordo della Normandy. Se, in caso diverso, si preferisse giudicarlo dal punto di vista eminentemente ludico, bisognerebbe tenere in considerazione il fatto che, a conti fatti, ci si trova davanti a un TPS con ibridazioni RPG che non dinanzi al contrario. inoltre, di un TPS nemmeno al passo con la concorrenza nel campo.
Non si può guardare a
Mass Effect 2 se non come un ibrido, a tratti meravigliosamente coinvolgente e suadente quando si tratta di apprezzarne la componente artistica e narrativa, a tratti insipido come un pesce del lago della Cittadella pad alla mano. Certo, non si può certo stroncare un gioco per il solo fatto di essere uno shooter, ma se consideriamo che è stato proposto come un Gioco di Ruolo, qualche dubbio è lecito avanzarlo.
Fallout 3,
Dragon Age Origins,
The Elder Scrolls sono GDR duri e puri,
Mass Effect no.
L'Opera Bioware prende elementi e idee un pò dai classici RPG occidentali e in parte dallo sparatutto in terza persona, e non sempre il risultato è gradevole. Ad esempio, una IA poco sviluppata (quale è quella dei nemici di
Mass Effect) è comprensibile in un gioco che non fa dello scontro a fuoco la sua ragion d'essere, molto meno in caso contrario, così come posso apprezzare un accenno di elementi ruolistici in un gioco d'azione, ma da un gioco di ruolo pretendo il massimo sotto questo aspetto.
[
8,5]