
Mai avrei pensato di trovarmi così combattuto nello scrivere questa recensione. Bisogna specificare che questa diatriba interna è figlia del gioco stesso, ma andiamo con ordine. Disaster: Day Of Crisis, esordio della Monolith (autrice di prodotti di indubbio valore come Xenosaga e Baten Kaitos) al contempo su Nintendo Wii e nella cosiddetta "next-gen", è un gioco che senza dubbio ne ha viste di tutti i colori. Doveva essere pronto al lancio (o quasi) della bianca console, prometteva un susseguirsi di eventi che avrebbero tolto il fiato, prometteva divertimento e azione -specialmente azione- basata sul WiiMote e le mille possibilità che quest'ultimo rendeva realtà. Tutto molto bello, il problema è che il titolo si è perso per quasi due anni, salvo poi riapparire tra settembre e ottobre 2008, quasi a sorpresa. Ora che il disco è inserito nel vano lettore e la custodia si è unita alla buona compagnia di Metroid Prime Trilogy, MadWorld e No More Heroes (gli altri grandi titoli d'azione disponibili sinora su Wii), analizziamo il gioco.
La trama intriga quel tanto cha basta per il genere a cui l'opera appartiene. Voi sarete Raymond Bryce (per gli amici Ray), ex membro di una squadra internazionale di salvataggio, impiego abbandonato dopo la morte di Steve, vostro grande amico morto in missione. Ora vi ritrovate a lavorare per l'Ufficio Gestione Crisi del comune di Blue Ridge City, metropoli statunitense che si affaccia sul Golfo del Messico. Sembra un'occupazione come tante, ma un giorno sconvolgerà la vita vostra e di tutta la Nazione: La SURGE, ex squadra speciale del corpo dei marines, rapisce un noto geologo e la sua collaboratrice di nome Lisa (sorella di Steve, per la serie "il mondo è piccolo") e si impossessa di alcune testate nucleari con lo scopo di minacciare il Presidente degli Stati Uniti al fine di ottenere un forte ritorno in termini economici. In preda a una serie di eventi climatici che in altre situazioni farebbero pensare all'Apocalisse, Ray deve sconfiggere questo manipolo di militari, liberare il Professore e la ragazza e sventare la minaccia nucleare. Ce la farà? Il suo destino è nelle vostre mani. Si può facilmente notare nel proseguo della trama quanto il gioco tragga ispirazione dai famosi "disaster movie" à la Emmerich (la scena dell'onda anomala che si abbatte sulla città è una chiara citazione di "The Day After Tomorrow"), il che non è assolutamente un male per amanti del genere e per il ritmo stesso dell'azione. Inoltre le concitate fasi finali del gioco (per la precisione: il combattimento finale e il lancio dall'aereo) richiamano alla mente un certo Metal Gear Solid...
Per quanto concerne al gameplay, Disaster non delude le attese: tra salvataggi, sparatorie, rianimazioni, fughe disperate in auto e a piedi, l'azione è varia e a tratti adrenalinica, con alcuni momenti che da soli valgono il prezzo del biglietto (non smetterò mai di citare il duello sul ponte mentre si avvicina l'onda anomala). Ovviamente tutto sarà calibrato perfettamente alle potenzialità del Wiimote: per fare un esempio, nelle rianimazioni si dovrà spingere verso il basso il controller seguendo le indicazioni su schermo, per fuggire a piedi si dovrà agitare forsennatamente il duo Wiimote-nunchuck, premendo saltuariamente "B" per temporanee accelerazioni. Nel complesso i "mini-eventi" si svolgono molto bene e sono ben studiati. Unica pecca (ma si tratta di una critica personalissima) l'azione col proseguire dei capitoli sembra concentrarsi troppo sulla fase Shooting, che si svolge on rail, similmente a Resident Evil The Umbrella Chronicles. Componente complementare al Gameplay è la trovata di permettere di potenziare i parametri fisici e balistici di Ray e delle diverse armi a disposizione: Infatti il sistema di danni si pone a metà strada tra action puro e RPG, quindi combatterete come in un classico gioco d'azione, ma guadagnerete nel contempo punti esperienza in modo del tutto simile a un gioco di ruolo. Bisogna ammettere che il sistema funziona bene. Inoltre sconfiggendo i nemici e vincendo delle prove che vi verranno proposte in itinere durante il susseguirsi dei capitoli da uno strano figuro di colore potrete sbloccare nuove armi che vi renderanno la vita molto più facile durante le circa 12 ore di gioco necessarie per giungere alla fine.
E ora passiamo alle note dolenti. Parlando del comparto tecnico, non si può rimanere indifferenti dinanzi alla pochezza grafica del titolo: Disaster sotto questo punto di vista è eccessivamente grezzo, anche in confronto con quanto di buono è stato dimostrato sia possibile su Wii. Pare quasi di trovarsi a giocare su una vecchia PlayStation 2, e nemmeno spremuta al massimo delle proprie possibilità. Alcuni particolari, come i modelli poligonali di Ray e dei nemici sono più che buoni, ma non sufficienti a elevare la qualità generale del comparto visivo. Le cose non cambiano nemmeno parlando del comparto sonoro. Nonostante la presenza di un tema musicale principale di grande impatto e veramente ben orchestrato, gli effetti sonori sono poco vari (ad esempio, camminare su una passerella d'acciaio produrrà il medesimo suono di un colpo di pistola) e di qualità non eccelsa. Eppure anche in questo caso ci sono piacevoli eccezioni alla mediocrità del tutto, ma nella visione d'insieme si tratta di un piccolo sciame di mosche bianche. In poche parole, si poteva (e si doveva) fare di meglio.
In apertura scrissi che mi trovavo combattuto, e ora svelerò il Perché: Semplicemente, questo gioco ha una doppia anima. Da un lato, il comparto visivo è da rivedere, quello sonoro pure e, se vogliamo essere sinceri, giunti alla fine nemmeno la trama è così profonda come in principio ci si aspetterebbe (sebbene non manchi di coinvolgere il giocatore). Eppure, da un altro punto di vista, l'opera di Monolith non può fare a meno di divertire e appassionare. Merito sicuramente dell'incalzante ritmo e del serrato palesarsi di eventi e nuove minacce, ma per la maggior parte il nostro plauso non può che essere tributato al gameplay, che funziona eccellentemente e regala parecchie soddisfazioni. Sinteticamente, è poco VIDEO (inteso come valori tecnologici) ma molto GIOCO. Coloro i quali non fanno della cifra tecnica uno degli aspetti principali di un videogame lo apprezzeranno per il divertimento che sa donare, i cultori della bellezza audiovisiva potrebbero storcere il naso in un primo momento. In poche parole: la sostanza c'è ed è anche buona, ma sotto molti aspetti Disaster: Day Of Crisis appare come un'occasione sprecata. Speriamo che un eventuale seguito (ipotesi lasciata aperta dal finale del gioco e che in Monolith vorrebbero realizzare) possa far fare il salto di qualità che il brand meriterebbe.
[7,0]