
In un anno non particolarmente prolifico sul fronte delle release su Nintendo DS (in parte offuscato dal lancio del successore, Nintendo 3DS), a segnalarsi sono stati una manciata di prodotti per il due schermi più venduto al mondo: Okamiden, Inazuma Eleven, l'ormai consueto appuntamento natalizio con il professor Layton e proprio Solatorobo.
Sviluppato da CyberConnect2, attualmente al lavoro per conto di Capcom sul promettentissimo Asura's Wrath, Solatorobo è un riuscito incontro tra gioco di ruolo e picchaduro a scorrimento. In un mondo abitato da due razze (delle versioni antropomorfe di cani e gatti) il giocatore vestirà i panni di Red Savarin, un pirata del cielo che, durante una missione di recupero, salverà una misteriosa gatta che lo condurrà in una serie di eventi in cui è in gioco lo stesso destino del mondo.
Per quanto la trama sia lineare a piuttosto ritrita (dopotutto il target designato per la produzione era quello dei bambini) c'è da riconoscere che sa essere divertente e appassionante, anche grazie alle gag tra alcuni personaggi che danno brio alle vicende.
Come già accennato, il gioco fonde con sapienza elementi da RPG nipponico (ritrancciabili nelle possibilità di personalizzazione e potenzialmento del proprio mech e nel sistema di progressione dell'esperienza) e un gameplay da picchiaduro a scorrimento incentrato sul concetto di sollevamento.
In parole semplici, le fasi di combattimenti si svolgono utilizzando un singolo bottone (in rarissimi casi due), prima attraverso un rapido button smashing necessario a rompere le difese del nemico e gettarlo in aria, per poi finirlo con una serie di lanci in cui è necessario tempismo e precisione, medesime doti sono necessarie per evitare o respingere attacchi avversari. Anche qui, è innegabile che il sistema di combattimento è molto semplice, ma posso assicurare che nella sua semplicità sa essere appagante e relativamente profondo.
L'unico difetto di questo gioco, a fronte di una componente artistica molto cartoon e piacevole alla vista, è nel livello di difficoltà, molto basso, considerando che anche in termini di longevità non ci si può lamentare, tra campagne principali (ebbene sì, sono due e seguono gli eventi della serie TV in onda attualmente in Giappone), missioni secondarie e battaglie. Io ho concluso tutto in meno di trenta ore, che a mio modo di vedere non sono affatto male.
[8,0]